Addio a Luciani, il compositore dell’Almanacco

Sembrava una danza rinascimentale, ritmata da piffero e tamburello. Non veniva però dal Rinascimento, ma era stata composta nel 1977 quella musica di rondò che ogni sera entrava nelle case degli italiani poco prima del tg delle 20 su Rai Uno. Era la sigla dell’Almanacco del giorno dopo e accompagnava le immagini di una danza dei mesi. L’autore di quella musica, Antonino Riccardo Luciani, è morto ieri a Firenze a 88 anni. Insegnante alla Scuola di Musica di Fiesole, fu un compositore raffinato e un divulgatore in campo musicale. Quella Chanson balladée dell’Almanacco, omaggio di Luciani a Guillaume de Machaut, accompagnò per quasi vent’anni il momento prima di cena degli italiani, fra le ricette di Vincenzo Buonassisi, le curiosità sugli animali di Danilo Mainardi e gli aforismi di Oscar Wilde. La musica di Luciani tornava alla fine, con uno zoom su un un cartiglio raffigurato in una stampa: “È finita la comedia”.

Una puntata dell’Almanacco del giorno dopo